CAPUA CITTÀ PIAZZAFORTE DEL RINASCIMENTO MERIDIONALE Conferenza di Ciro Robotti

24 Novembre 1987

Cenni di storia di Capua dal 1504 al 1707

 

Con il viceregno spagnolo (1504-1707), la città, pur godendo di antiche e nuove concessioni e facendo sfoggio della sua nobiltà con i quattro Seggi dell’Oliva, d’Antignano, de Cavalieri e de Giudici e disponendo di una Corte della Bagliva mutò immagine esasperando, per ragioni di Stato, il suo carattere di città baluardo, attraverso un sistema di bastioni poligonali realizzato dai migliori architetti del Regno: Gian Giacomo d’Acaia, Ferdinando Manlio, Ambrogio Attendolo e Benvenuto Tortelli. La citta si arricchì di sedili, sculture, fontane. Nell’area di porta Capuana fu costruito il palazzo della Regia Corte di Giustizia e porta Napoli fu dotata di un Arco trionfale. Ma l’opera più imponente realizzata nel ‘500 a Capua e certamente il “forte” o castello Carlo V sul Volturno. Un risveglio di vita religiosa si ebbe per merito dei Gesuiti introdotti a Capua da San Roberto Bellarmino e dei Teatini. Fino al ‘700 rimasero attivi gli ospedali, annessi ai conventi, dell’Annunziata, di S.Eligio, di S.Antonio e di S. Lazzaro. Nel 1536 Carlo V visitò Capua accolto trionfalmente e splendidamente ospitato per alcuni giorni nel palazzo d’Azzia. Da Filippo II i capuani ottennero nel 1559 la conferma dei precedenti privilegi ed in particolare che Capua ed i suoi Casali fossero dominio della corona senza possibilità d’essere venduti o alienati. Con Filippo III fu governata da un gentiluomo letterato detto di cappa e spada, quindi da un Consigliere togato di S. Chiara. Il 12 luglio 1707, durante la guerra di successione di Spagna, Capua venne presa dalle truppe del conte Daun; passo cosi sotto il dominio austriaco, ma per breve. Non valsero a conservarla a Casa d’Austria le grandi opere di fortificazione che Carlo V vi fece compiere nel 1732. La guerra di successione polacca, che dette l’indipendenza all’Italia del Sud, liberò anche Capua, e nel 1734 Carlo III di Borbone, per aprirsi la via su Napoli, faceva assediare Capua dal Conte di Charny, il quale, dopo otto mesi se ne impadronì. I Borboni considerarono Capua come la principale fortezza del regno e vi tennero circa 1.200 uomini di presidio.

 

(dal sito www.comunedicapua.it)

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