Salvatore Vendittelli
“Non”, mostra personale di pittura e di bronzetti ispirati dalla tragedia greca. Presentazione in catalogo di Alberto Boatto.
Con il patrocinio della Regione Abruzzo, Assessorato alla Cultura, il 3 Giugno p.v., alle ore 18,30, si inaugura la mostra del pittore e scenografo Salvatore Vendittelli, presso PALAZZO BARONCELLI in via Paganica, 21, L’Aquila. L’esposizione sarà visitabile sino al 30 giugno, ore 18-20,30, domenica chiuso.
Le opere che Vendittelli espone continuano il lungo discorso, iniziato negli anni Cinquanta (anticipando, con le sue vetrine, la POP ART a Roma insieme ai suoi colleghi ed amici Pascali, Ceroli, Marotta ed altri) e che si è rinsaldato attraverso le grandi battaglie dell’avanguardia teatrale degli anni Sessanta (con Carmelo Bene, Gian Maria Volontè etc. per citarne alcuni), esperienze vissute nella lunga pratica di scenografo che Vendittelli ha svolto come uomo di teatro e come titolare di cattedra nelle Accademie di Venezia, L’Aquila e Roma, e che hanno rafforzato il fermo ideologismo del suo voler fare “libera” pittura, senza nessun condizionamento.
In una stagione di conformismo e di acquiescenza ad ogni livello, Vendittelli fa galleggiare la parola “PLAGIO”, pesante come un’argomentata accusa, con penetrazione creativa su un fondo astratto espressionista. Nessuna parola poteva esprimere tanta reiterata violenza, nè poteva manifestare con più brutale evidenza il disgustoper la serializzazione dell’umano. Anche i “NO”, nelle grandi tele di Vendittelli, più che semplici negazioni sono segnali di opposizione, di fermo rifiuto del mondo come è e come rischia di continuare ad essere.
Vendittelli passa dalla forma del linguaggio al contenuto dello stesso, spostando la natura dell’arte da un problema di morfologia ad uno di funzione, dalla “apparenza” alla concezione. Dopo Duchamp l’arte non è più ottica, ma intellettuale.
Per l’occasione Vendittelli espone anche i suoi bronzetti, che si rifanno ai personaggi delle tragedie greche.
