PLAY MUSPAC NOVEMBRE ART e Cinema, Musica e Teatro

04 - 28 Novembre 2014

PLAY MUSPAC ►
Arte – Cinema – Musica – Teatro – Cultura

Dopo il grande successo dell’edizione di ottobre, per festeggiare i trent’anni di attività dell’Associazione
Culturale Centro Multimediale “Quarto di Santa Giusta”, PLAY MUSPAC continua la sua programmazione
anche nel mese di novembre, promuovendo una serie di iniziative ed eventi culturali dal carattere
multidisciplinare.

 

La rassegna ARTeCINEMA intitolata “Visioni d’Oriente” sarà stavolta dedicata al cinema orientale. Il
grande regista e sceneggiatore cinese WONG KAR-WAI apre il primo appuntamento (martedì 4
novembre) con il suo “2046”. Attraverso una totale predominanza di suoni, immagini, sensazioni, fantasie
e ricordi, assemblate con un montaggio spesso discontinuo, il film – ambientato nell’Hong Kong del 1966
– narra la storia di uno scrittore di romanzi erotici in crisi di ispirazione che tenta di finire un romanzo
ambiento nel 2046. A seguire (martedì 11 novembre) KIM KI–DUCK, regista sudcoreano, vincitore in
carriera del Leone d’oro al Festival di Venezia, ci intratterrà con il suo capolavoro “Ferro 3. La casa vuota” con il quale vince il Leone d’Argento – Premio speciale per la regia alla 61ª Mostra di Venezia. Il titolo, vero simbolo del film, sta ad indicare una mazza da golf, strumento dalle molteplici funzioni e chiavi di lettura. Il ferro 3 come amore, morte, esplosione di rabbia, libertà, fuga. Il terzo appuntamento (martedì 18
novembre) è con il cinico giapponese TAKESHI KITANO, considerato uno dei più importanti registi
orientali viventi, per l’inconfondibilità del suo stile, la qualità delle sue produzioni, la radicalità e la forza
innovativa del suo cinema. In “L’estate di Kikujiro”, presentato in concorso al 52º Festival di Cannes, un
gangster da quattro soldi (Kitano) accetta di accompagnare Masao, un timido bambino di nove anni alla ricerca della madre che non ha mai conusciuto. Tra i due si instaurerà una tenera amicizia che cambierà entrambi i personaggi. Infine CHAN-WOOK PARK, chiude la rassegna con “Lady Vendetta” (martedì 25 novembre), pellicola conclusiva della cosiddetta “trilogia della vendetta”. Geum-ja, ragazza che ha trascorso in prigione tredici anni della propria vita per avere procurato la morte di un bambino di sei anni, accusata ingiustamente e scontata la pena, si vendica con il vero autore del misfatto.

 

ART e MUSICA
Giovedì 13 novembre ore 22,00
TWO FOR THE ROAD Jazz duo

Pianoforte: Marco Silvi
Chitarra: Emmanuel Losio

Il duo composto da Emmanuel Losio e Marco Silvi affronta un repertorio che spazia dai grandi classici
della tradizione jazz a brani originali, in un tessuto sonoro solido, trascinante e anche piuttosto inusuale
rispetto alle formazioni tradizionali. L’accostamento di due strumenti armonicamente simili e complessi,
come in questo caso la chitarra e il pianoforte, si propone come una sfida musicale che, grazie al grande
affiatamento che lega questi due giovani musicisti con alle spalle esperienze culturali differenti, esplora
orizzonti sonori e improvvisazioni coinvolgenti e poco consueti.

 

ART e TEATRO
Giovedì 27 novembre ore 21,00
Titolo: “ABBASSO DANIELE PARISI”
di e con DANIELE PARISI

Sinossi
Un re antico viene dimenticato dalla Storia; un cantastorie suppone di non esistere; Paolino Esposito fa credere a tutti d’essere morto; c’è chi inventa una bestemmia nuova per parlare con Dio; un uomo teme il
suo doppio; la donna sparata dal cannone si confessa; Ivano cerca qualcuno da amare; c’è chi preferisce
morire a modo suo; Giovanni Liroso vuole purificare il mondo con la sua bomboletta spray; qualcuno
inneggia alla flatulenza; un uomo non vede l’ora di scoppiare a ridere in faccia alla morte. A richiesta, due
minuti sul tutto e il niente.

Note
One-man show, fatto di ritmi affabulanti, umorismo allucinato, doppelganger surreali, performance
sceniche e vocali. Spettacolo che fonde la cultura popolare con l’assurdo, con il nonsense. E’ il serio e il
faceto. L’alto e il basso. Il comico e il grottesco. I personaggi si raccontano con assoluta ingenuità. Se ne
ricava un bestiario di umanità esasperate. Non c’è alcun significato psicologico o intellettuale. Tutto è a
favore del puro gioco e della scrittura di scena.

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