ERRI DE LUCA NewsTown

11 Aprile 2015

Il MU.SP.A.C. nell’ambito della campagna di autofinanziamento “Sostieni la tua voce”, “NewsTown” ha organizzato un incontro con lo scrittore Erri de Luca. Si è discusso de “La parola contraria”, il pamphlet che trae origine da un’intervista del settembre 2013 nella quale lo scrittore sosteneva che “la Tav andava sabotata” e che i danneggiamenti ai cantieri “erano necessari”. A causa di queste parole, De Luca è stato incriminato dalla procura di Torino per istigare a delinquere dopo la denuncia della Ltf, la società italiana e francese incaricata di costruire il tratto ferroviario Torino-Lione.

“Non è in discussione la libertà di parola”, ha spiegato De Luca. “Quella ossequiosa è sempre libera e gradita. Sarà in discussione la libertà di parola contraria, incriminata per questo. Per questo diritto sto nell’angolo degli imputati. Ho detto le mie convinzioni a un organo di stampa e i pubblici ministeri le hanno fatte rimbalzare su tutti gli altri. Se quelle frasi istigavano, la pubblica accusa le ha divulgate molto di più, ingigantendole e offrendo loro un ascolto di gran lunga maggiore. Quelle parole dette a voce al telefono sono state messe tra virgolette e dichiarate capo d’imputazione. Quelle virgolette attorno alle mie parole sono delle manette. Non posso liberarle da lì, ma quelle manette non hanno il potere di ammutolirle. Posso continuare a ripeterle e da quel mese di settembre 2013 lo sto facendo su carta, all’aria aperta e ovunque. Se la mia opinione è un reato, continuerò a commetterlo”.

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