TERZO SESSO. SOLDATO DEFIGENDER di e con Massimo Sconci

Venerdì 5 Gennaio 2024 alle 21,30 è stato presentato “Terzo Sesso – soldato Defigender”, il nuovo spettacolo dell’attore aquilano Massimo Sconci , prodotto dal MU.SP.A.C., dall’Associazione Culturale “Quarto di Santa Giusta” e dal Collettivo “Attori in Primo Piano”.

Regia, Drammaturgia e Interpretazione MASSIMO SCONCI
Aiuto Regia GAIA TINARELLI
Disegno Luci JOSE’ DE LA PAZ
Aiuto Tecnico: MIRKO TALLIUSSI

L’idea nasce dalla necessità di voler raccontare e descrivere sulla scena la società odierna, in chiave satirica e parodistica. Un mondo perennemente in guerra, non in grado di riconoscersi in una società fluida che non sia limitata da confini di genere e cultura.

Il gioco teatrale ha la consueta ironia dissacrante dell’Autore, mai propriamente incline a prendersi troppo sul serio, ma intento a voler trovare un significato profondo anche in superficie.

Le etichette che attacchiamo (ma non difendiamo) per nominare, indicare, definire il genere sessuale sono limitanti. Non lasciano spazio per un possibile Terzo Sesso, senza una natura propriamente maschile, che non escluda i gusti e le tendenze di un’altra categoria (non) femminile.

Stamìn fa sesso per amore, sbaglia continuamente senza imparare. Le false risposte le troverà seguendo il suo amante Stafèss in una caricaturale guerra di cui non conosce né il nome, né l’origine, né le pratiche.

Stamìn ha una storia individuale che appartiene a tante storie collettive, spesso invisibili. Personaggi ironici e leggeri, in una condizione umana che ha bisogno di esprimersi, per imprimersi, e continuare a far valere la propria identità anche nella sua crisi.

Terzo Sesso – Soldato Defigender è un percorso di spettacolo indipendente, che ci auguriamo vada a confluire in un nuovo modo di raccontare le differenze di genere. Per (ri)costruire una memoria collettiva attorno alla quale recuperare la forza di una comunità.

Riusciremo, prima o poi, a portare via Stamìn da questa orribile guerra. E non saranno né la paura né la violenza a riportarlo a casa. Sarà una nuova consapevolezza di sé. Una nuova bellezza, più grande di quanto si possa aspettare, e splendidamente pacifica.

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In apertura, prima dello spettacolo, per la prima volta in Abruzzo, è stata presentata la performance di Danza Contemporanea di Gaia Tinarelli “Filip e Josef”, con in scena Loredana Testone e Gaia Tinarelli.

La storia di due individui allo sbando che vivono alla giornata. Dei reietti nullatenenti, accomunati da un senso di inadeguatezza alla “normalità” del sistema.

Filip e Josef si aggrappano l’uno all’altro, trascinando precariamente le loro vite in modo goffo e a tratti comico, suscitando la compassione di chi li guarda. La loro è una relazione ambigua e indefinita, in cui si alternano momenti amichevoli e fraterni, bisticci capricciosi e infantili, ed intimi rimandi ad un amore acerbo e inesplorato.

Le emozioni che emergono dal loro vivere in simbiosi nascono per riempire il vuoto all’interno del cuore di chi non ha nulla, e che cerca disperatamente nell’altro ciò che serve all’animo per nutrirsi, sopravvivendo all’aridità di una vita nell’emarginazione.

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