VARIAZIONI MINIME Mostra personale di Laura Palmieri

25 - 30 Gennaio 1996

Mostra di opere realizzate al computer da Laura Palmieri.

Presentazione in catalogo di Cecilia Casorati, incontro-dibattito con Cecilia Casorati e Laura Palmieri.

Il lavoro del critico è – dovrebbe essere – un lavoro di linguaggio. Le analisi – anche le più raffinate e profonde – hanno il limite della storia; in altre parole sono strette nel perimetro del tempo – relativo – dell’opera. La parola libera l’immagine dalla sua oggettualità, la trasporta forse soltanto per pochi attimi – accanto all’astrazione del pensiero, le toglie fisicità.

Le parole che “inventano la somiglianza” rifuggono la descrizione, aborriscono i codici pseudo­narrativi che ci permettono di immaginare – vedere? – l’opera; giocano con astuzia la parte del nomade in modo che le cose trovate “diventano in un certo senso le cose inventate”; procedono a passo lento permettendoci il piacere dell’osservazione.

 

Le “Variazioni minime” di Laura Palmieri sono un gioco di osservazione che sperimenta le nostre capacità percettive, ma soprattutto sono un lavoro di e sul linguaggio che, parafrasando Raymond Queneau, potremmo chiamare esercizio di stile.

Le “Variazioni minime” non hanno bisogno di alcun commento, sono un limite tra l’occhio e il linguaggio, richiedono esclusivamente l’attenzione dello sguardo ma non di meno – grazie ad un’affinità “procedurale” – si prestano ai giochi di parole.

Notazione: Le “Variazioni minime” di Laura Palmieri sono un gioco di osservazione che sperimenta le nostre capacità percettive.

Sogno: C’era soltanto un grande occhio che occupava tutta la parete della stanza. Di fronte dei piccoli fogli di carta. L’occhio si muoveva verso di loro e poi, all’improvviso, mi sono svegliato. Ode: Laura Palmieri/tra tanti mestieri/scelse di fare l’artista/e gioca con la vista. Con sottile attenzione/analizza la percezione ma il vero esperimento/è metter in mostra il cambiamento. Telegrafico: Laura Palmieri stop artista giovane stop decostruisce stop un’immagine stop mostrando stop le sue variazioni stop passo dopo passo stop.

Reazionario: Che tempi! Non capisco che cosa vogliano esprimere questi artisti contemporanei che si dannano ad utilizzare mezzi – come il computer – che non si addicono alla creazione. Per fortuna che c’è ancora qualcuno che dipinge dei bei paesaggi. lo, state sicuri, non mi faccio fregare da questi esperimenti visivi.

Comunicato stampa: Laura Palmieri è una giovane artista romana che lavora essenzialmente con la pittura in questa sua prima mostra personale, dal titolo “Variazioni minime”, presenta delle opere su carta, realizzate con l’ausilio del computer il cui intento principale è quello di mettere in scena alcune delle possibili variazioni dell’opera. Un esordio positivo e molto promettente.

Recensione: Questa mostra ci mette di fronte alle numerose variazioni dell’opera. Il nostro sguardo è catturato da quei cambiamenti quasi impercettibili in scritti nella forma monocroma che diviene lo specchio della nostra incapacità visiva. In un epoca in cui siamo dominati dalle immagini, tanto da non vederle quasi più, le opere di Laura Palmieri ci invitano a riflettere sul potere dello sguardo.

 

Cecilia Casorati

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