MOSAICI E GRAFICHE Mostra personale di Afro Basaldella

27 Agosto - 30 Novembre 1997

Mostra d’arte contemporanea di Afro Basaldella a cura di G. Di Pietro e F. Bertaccini. Presentazione in catalogo di Maurizio Calvesi.

Comunicato stampa n. 1
luogo: Museo Sperimentale ‑ L’Aquila C.so V.Emanuele,124 tel. 0862 /410505 patrocinio: Ministero dei ‘Beni Culturali ‑ Regione Abruzzo ‑ Comune dell’Aquila. catalogo: il catalogo sull’opera di Afro di pag. 217 con riproduzioni a colori e in bianco e nero, sarà in esposizione per tutta la durata della mostra

In occasione della 703ma Perdonanza Celestiniana, il Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea dell’Aquila organizza dal 27 agosto al 15 settembre 1997, una mostra di Afro, uno dei più grandi artisti dell’astrattismo italiano. La mostra, curata da Gabriele Di Pietro e Franco Bertaccini, si è resa possibile grazie alla cortese disponibilità dei curatori, della famiglia Afro Basaldella e del Comune di Colonnella.

AFRO ‑ Afro Basaldella (Udine 1912 ‑ Zurigo 1976)

Fratello degli scultori Mirko e Dino Basaldella, si formò a Venezia e subì l’influenza della “Scuola romana”.
Dopo la prima mostra a Milano nel 1932 eseguì grandi decorazioni murali a Venezia, Udine e Roma (1936‑1939). Con la fine della guerra, la sua pittura divenne astratta, in particolare in seguito ad un soggiorno nel 1950 negli Stati Uniti, dove ebbe occasione di frequentare Arshile Gorky. Il suo stile fu allora abbastanza vicino a quello della scuola di Parigi e del paesaggismo astratto (Canto fermo, 1952; Mattutina, 1957). Espose con il “Gruppo degli otto” (composto da Birolli, Corpora, Morlotti, Moreni, Santomaso, Turcato, Vedova). Nei 1956 ottenne il premio della Biennale di Venezia.
Molto noto all’estero, espose frequentemente negli Stati Uniti e in Europa. Dopo il 1960, la sua pittura divenne più gestuale, vicina in un certo senso a Willem De Kooning e a Franz Kline, come dimostra Rosso verticale (1963) dove compare il collage e in cui dipinse macchie a grandi tratti con ampiezza e autorità. Gli anni Settanta lo videro recuperare uno stile più tradizionale e una composizione più ordinata.

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